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Diotima



Vita:

Diotima (dal greco "onorare il dio") è colei che "insegnò la filosofia dell'amore a Socrate”, e di questo rende testimonianza lo stesso Socrate nel Simposio di Platone. Le uniche informazioni che abbiamo su Diotima provengono dal dialogo platonico del Simposio, questo ci fa pensare che sia il frutto dell’immaginazione del filosofo. In tale opera Diotima viene presentata come una sacerdotessa la quale, attraverso riti sacrificali, è riuscita a posticipare la peste di Atene del 433 a.C. Andando avanti, Socrate presenta il discorso su Eros precisando che è stata proprio Diotima ad istruirlo padroneggiando l'arte della maieutica su queste cose: <<Fu lei che istruì me nelle cose d'amore>> E giunse alla conclusione che Eros non risulta essere né bello né buono.


Pensiero personale:

Nel Simposio la figura di Diotima è descritta come una sacerdotessa dotata di grandi

capacità divinatorie. Il culto era infatti una delle poche occasioni per le donne di

partecipare alla vita pubblica e culturale: nell’età classica esse non partecipavano infatti ai

banchetti, per questo Platone non poteva pensare ad una presenza di Diotima nel Simposio, per questo i suoi pensieri sono esplicitati da Socrate. Lui stesso infatti presenta il discorso su Eros precisando che è stata proprio Diotima ad istruirlo su queste cose. In base a queste parole capiamo d’essere di fronte ad una donna, non proveniente da

Atene, la quale è stata maestra di Socrate ed ha utilizzato il metodo stesso di Socrate. Diotima quindi dominava l’arte della maieutica ed era a conoscenza delle dottrine misteriche, come quella di Eros. In particolare, ella possiede tale dottrina così profondamente da poterla addirittura attribuire a Socrate.


Opere e pensiero:

Diotima, la sacerdotessa del simposio di Platone, non ci ha lasciato scritti, poiché è probabilmente un personaggio di fantasia di sua invenzione, sappiamo comunque cosa pensava dell’ Eros. Diotima ha introdotto tre parti principali del suo pensiero durante il suo dialogo: la natura dell'Eros, la teoria dell'Eros e l'amore platonico. Per quanto riguarda la natura dell’ Eros, ella pensa che questo non abbia natura divina o mortale, in realtà è un'entità demoniaca nata dalla ricchezza e dalla povertà, con il fine di simboleggiare la natura contraddittoria di Eros. Attraverso Diotima, Platone ha deciso di parlarci della teoria dell'eros, che non è descritto come un dio, ma come un daimon o un essere tra Dio e l'uomo, con un intermediario tra le due funzioni in due dimensioni. Infine, viene menzionato l'amore platonico. Diotima definisce l'amore come il desiderio di bellezza e di bontà, finisce quindi per delineare l’amore come un sentimento di tensione che pervade i corpi e le anime, riempiendo completamente la persona coinvolta.


Domanda:

È giusto che non sia Diotima stessa ad esprimere il suo pensiero nel Simposio?



Fonti:



1 commento

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1 commentaire


benedetta.dragotto
17 févr. 2023

È giusto che non sia Diotima stessa ad esprimere il suo pensiero nel Simposio?


Trovo davvero molto interessante la figura di Diotima e di come viene inserita nel Simposio o comunque in un contesto filosofico rivolto solo agli uomini. Mi piace come è lei a guidare tutto il Simposio e i vari dialoghi che sono rivolti solo su un suo pensiero e di come i personaggi seduti attorno alla tavola seguano quel pensiero.

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